Radon

RADON 

Prevenzione e controllo della esposizione


1.1   Premessa

Il D.Lgs 230/95, con le integrazioni apportate dal D.Lgs 241/2000, prevede obblighi specifici per gli esercenti di attività lavorative nelle quali la presenza di sorgenti di radiazioni naturali può determinare un significativo aumento dell’esposizione dei lavoratori.


I primi adempimenti obbligatori riguardano gli esercenti di attività che si svolgono in luoghi di lavoro sotterranei: in questi ambienti i datori di lavoro devono procedere con la misura delle concentrazioni di attività radon medie in un anno. Si intende come “luogo di lavoro sotterraneo” qualsiasi locale o ambiente che presenta almeno tre pareti interamente sotto il piano di campagna, indipendentemente dal fatto che queste siano a diretto contatto con il terreno circostante, e destinato a contenere posti di lavoro. Le misurazioni devono essere effettuate entro 2 anni dall’inizio dell’attività.


Gli obblighi sopra riportati, oltre alle attività nei tunnel, nelle sottovie o nelle grotte, riguardano anche tutte le attività lavorative svolte in locali sotterranei e autorizzate in deroga all’art. 65 del D.Lgs 81/08.

 


1.2  Criteri per la misurazione di concentrazione di radon in aria nei luoghi di lavoro sotterranei

In assenza di indicazioni precise sulle modalità di effettuazione di queste misure, che avrebbero dovuto essere predisposte dalla specifica Commissione tecnica prevista dall’art. 9 del D.Lgs 230/95, il Coordinamento Interregionale per la Prevenzione ha elaborato e redatto una specifica linea guida per definire i criteri e i metodi per le misure della concentrazione di radon in aria nei luoghi di lavoro sotterranei.


In base a tali linee guida le misure dovranno essere effettuate in ogni locale fisicamente separato; il risultato della media annuale del singolo locale dovrà essere confrontato con il livello di azione di 500 Bq/mc introdotto dalla normativa (allegato I bis Al D.lgs 241/2000).


Le misure non dovranno essere condotte in locali che non siano occupati con continuità dai lavoratori, come per esempio i locali di servizio, gli spogliatoi e gli ambienti di passaggio come i corridoi.

 

1.3  La misura integrata

La misura integrata permette di ottenere il valore medio della concentrazione di radon nel periodo di osservazione. È possibile eseguire le misure integrate o per un breve periodo di tempo (alcuni giorni) a titolo di studio o per un lungo periodo di tempo per stime accurate (generalmente un anno). La misura integrata con strumentazione passiva è normalmente quella più usata ed esistono diversi tipi di rivelatori adatti allo scopo (vedi 1.5 Strumentazione utilizzata).


I dosimetri passivi hanno il vantaggio di avere dimensioni molto piccole e di non richiedere la corrente elettrica per il loro funzionamento. Possono anche essere spediti al richiedente per posta, il quale seguendo le istruzioni all’uso allegate allo strumento dà inizio all’esposizione nel locale della propria abitazione individuato come maggiormente rappresentativo. Dopo un periodo di tempo concordato con l’organismo di misura, il dosimetro viene restituito al laboratorio per l’analisi.


La misura integrata, eseguita sull’anno (o eventualmente su alcuni mesi nel caso in cui siano applicabili condizioni di riferibilità ad un valore medio annuo), è particolarmente indicata per determinare in maniera rappresentativa la concentrazione del gas radon indoor (G), in quanto media i fattori di variabilità del radon in un ambiente confinato (per es. le tipiche fluttuazioni giornaliere e stagionali).


La durata del periodo d’esposizione va valutata preventivamente, in quanto nel caso di esposizioni molto lunghe ed in presenza di concentrazioni molto elevate del gas radon, il dosimetro può andare in saturazione, cioè può perdere la capacità di registrare la reale concentrazione di radon. In questo caso bisogna ripetere la misura per periodi consecutivi più brevi. Dato che i costi della misura sono relativamente bassi, questi sistemi sono particolarmente indicati per l’esecuzione di campagne di misura.

 

1.4  In caso di superamento dei livelli

In caso di superamento dei livelli di azione l’azienda è tenuta ad inviare, entro un mese dalle rilevazioni, una comunicazione in cui viene indicato, oltre il superamento dei livelli, anche il tipo di attività lavorativa. Tale relazione deve essere inoltrata alle Agenzie regionali e/o alle province autonome competenti per territorio, agli organi del Servizio sanitario nazionale competenti per territorio e alla Direzione provinciale del lavoro.


Inoltre, avvalendosi di un esperto qualificato, pone in essere azioni di rimedio idonee a ridurre le grandezze misurate al di sotto del predetto livello, tenendo conto del principio di ottimizzazione, e procede nuovamente alla misurazione al fine di verificare l'efficacia delle suddette azioni.


Nell’eventualità che i valori registrati, anche se all’interno alla norma, superino l’80% del livello limite, l'esercente assicura nuove misurazioni nel corso dell'anno successivo.

 

1.5 Strumentazione utilizzata

Per la misurazione di concentrazione di radon in aria utilizziamo, fra i possibili,  dei Rivelatori a tracce nucleari (dosimetri radon)  di tipo CR-39(*) (poliallildiglicol carbonato). Questi materiali sono inseriti in opportuni contenitori chiamati “dispositivi di campionamento”.


I dispositivi di campionamento contenenti i materiali sensibili sono posizionati all’interno del locale da monitorare, attivati e lasciati nel punto di indagine per il tempo stabilito.


Al termine dell’esposizione i dispositivi sono riconsegnati al laboratorio di analisi utilizzando nella fase di trasporto alcune accortezze come l’attivazione di congegni connessi al dosimetro stesso o l’uso di particolari custodie in materiale non permeabile al radon (questo per evitare esposizioni aggiuntive a quelle del locale monitorato).


(*) Caratteristiche

Tipo Dosimetro:                                                                SSNTD chiuso

Rivelatore:                                                                        PADC Cr-39 Tastrack

Periodo di esposizione raccomandato:                            da tre a sei mesi

Range di Esposizione:                                                     2500 Bq/mc anno o 10000 Bq/mc 3 mesi

Minimo livello rilevabile:                                                   10 Bq/mc su tre mesi


Il sistema di misura viene calibrato periodicamente presso organismi internazionali tra cui BFS e HPA.

Le pellicole contenute nei rilevatori Radonalpha-C vengono analizzate presso il laboratorio che ha fornito lo strumento.

 

1.6  Numero di campionamenti

Per locali separati di piccole dimensioni (inferiori a 50 mq) si prevede una misura in ciascun locale.

Per ambienti di medie e grandi dimensioni (superiori a 50 mq) si prevede una misura ogni 100 mq di superficie.

 

1.7  Il risultato della misura.

Allo scopo di fornire una documentazione completa, il risultato d’analisi o certificato oltre alla concentrazione del radon dovrà contenere i dati ritenuti rilevanti relativi all’edificio ed alla / alle stanza /e nelle quali sono state eseguite le misure e i dati relativi alle condizioni di misura


(si veda a riguardo: CTN task 06.02.03.b “Definizione degli standard informativi per la realizzazione di un DB delle misure di radon indoor”).


Come informazione dovranno essere riportati i seguenti dati:

  1. nome ed indirizzo del richiedente (luogo di misura);
  2. piano del locale;
  3. utilizzo del locale;
  4. posizione dello strumento di misura (su planimetria in scala adeguata);
  5. tipo di rivelatore;
  6. periodo di misura (data inizio e fine misura);
  7. le condizioni di misura;
  8. la concentrazione di radon misurata con l'incertezza associata (successivamente al responso di analisi).


Per i risultati delle misure va fatta una chiara postilla che circoscrive l’ambito di validità della rilevazione ed in cui si annota che il richiedente della misura è stato informato sul mantenimento delle condizioni per una corretta misura e che a riguardo egli se ne assume ogni responsabilità